..ma il Wi-Fi in Hotel/B&B è un tema banale! Dici? Lo chiediamo ai tuoi Clienti?
Il Wi-Fi, croce e delizia (rispettivamente) di Bed&Breakfast e Turisti. E’ uno dei servizi più apprezzati di sempre. Ma occhio alle “spine”. Quando non funziona o quando è assente, piovono lamentele che rischiano di incrinare la web reputation, perché è online che il Cliente ama lamentarsi di gusto.
E se l’Italia resta agli ultimi posti nell’erogazione gratuita di questo servizio, una bella infografica pubblicata da HotelNewsNow, che trovi in fondo al post, evidenzia come
Secondo la ricerca, condotta su 500 ospiti in Hotel:
- il 94% si collega dalla camera, il 68% dalla lobby e il 47% dal ristorante
- il 72% sostiene che una struttura ricettiva senza free wi-fi sia una “vera scocciatura”
- il 53% sarebbe anche disposto a pagare per avere un upgrade che consenta maggiore velocità di connessione
- il 50% riscontra problemi di vario tipo con la connessione
Wi-Fi e B&B: 7 situazioni tipo
1) Per scrupolo telefoni prima della partenza per essere sicuro che il wi-fi ci sia, dato che nel sito non è specificato. Ti rispondono come se avessi chiesto una banalità colossale – “Ma certo!” – e metti il laptop in valigia perché per te è uno strumento di lavoro e ti servirà. All’arrivo scopri che il servizio wi-fi c’è ma a pagamento, a € 10,00 AL GIORNO.
2) La presenza del wi-fi è ben segnalata sul portale da cui hai prenotato e anche sul sito della struttura. Respiro di sollievo. Incroci le dita e speri che la connessione non sia un bit tremolante nell’etere. Invece è proprio così, e sali sul tetto del B&B per cercare una rondine cui affidare messaggi in bottiglia.
3) Non solo non c’è il wi-fi, ma nemmeno la linea telefonica! I gestori ti dicono che non c’è campo ma che è un’opportunità perché ti aspettano giornate di totale relax lontano da tutto. Ora, per prima cosa gradirei segnalare ai miei cari che sono arrivata viva. In secondo luogo, le vacanze “Digital Detox” sono fantastiche, ma vorrei decidere io se e quando farle.
4) Sai che il wi-fi c’è, ma al check-in non viene menzionato. Ti dimentichi di chiedere la password e ti ritrovi in camera, offline, consapevole che il gestore della struttura, terminate le colazioni, non sarà presente sino al giorno dopo.
5) Ricevi la password wi-fi senza chiederla. WOW effect :O Poi metti a fuoco il foglietto che ti ritrovi in mano e senti gli occhi incrociarsi solo a osservare la sequenza alfanumerica. Lo sai, alla diciottesima cifra sbaglierai e dovrai riprovare. Ti farai dettare la password dai compagni di viaggio, ma anche loro inciamperanno tra la “O” e lo “0” di questo lungo codice da decrittare.
6) La password ti aspetta in camera, sul comò. Ma il bigliettino è ingiallito, sgualcito, spiegazzato, perché è già stato tra (molte) mani degli Ospiti precedenti. Non è una bella sensazione…
7) Non solo ricevi subito le credenziali al check-in, scopri anche che la connessione è una scheggia nonostante tu sia immerso in un rarefatto paesaggio collinare. Non ti sembra vero e la prima cosa che scriverai nella tua recensione su Booking.com sarà, come tutti gli altri prima di te, “wi-fi velocissimo”!
Perché noi Clienti siamo fissati con il Wi-Fi
Caro B&B, anche se tu non sei uno “smanettone”, per molte persone la connessione Internet è indispensabile. Serve al free-lance che deve comunicare con i suoi Clienti, al professionista cui il collega invierà dei documenti da studiare in vista della prossima riunione, a chi vuole condividere sui Social, sentire la musica su Spotify o non perdersi il video settimanale del suo blogger preferito. Rassegnati, anche se il Wi-Fi per te è un costo, per il Cliente nel terzo millennio è un servizio imprescindibile, che va garantito ed erogato con serietà.
Wi-Fi Best Practices per B&B, Agriturismi e piccole strutture
- CONNESIONE VELOCE
La connessione Wi-Fi deve essere performante. Non ci sono scuse. Che la tua struttura si trovi sulle vette innevate o su uno scoglio, rivolgiti a un professionista serio che sappia attivare un servizio eccellente. Questo è il presupposto fondamentale.
- ARRICCHISCI LA MAILING LIST
Poi c’è la comunicazione, un’opportunità da giocarti con strategia. Ci sono servizi che permettono ai Clienti di accedere alla rete solo lasciando la propria email, oppure passando dalla tua Pagina Facebook. E se ancora sei tra le fila di quelli che pensano che Facebook sia un inutile giochino per bambini, aggiornati e leggi le statistiche! 🙂
Sfrutta questa opportunità di collezionare in modo semplice i contatti dei tuoi Ospiti. Ma mi raccomando, non dimenticarli nel cassetto: usali per campagne di email marketing profilate (= con promozioni esclusive riservate ai “già Clienti”, utili per riempire periodi di bassa stagione o buchi nelle prenotazioni).
- COMUNICA IL CODICE AL CHECK IN
Dimostra professionalità e attenzione nei confronti dell’Ospite lasciandogli in fase di check-in un bigliettino formato business card con il codice wi-fi. E’ uno di quei gesti “a costo zero” per te ma con un notevole impatto positivo nella percezione del Cliente. A proposito, sei già iscritto alla mia newsletter? Riceverai il mio White Paper “9 Tattiche per Migliorare la Soddifazione del Cliente”!
Sfrutta questa opportunità di comunicazione abbinando una call-to-action. Puoi, ad esempio, invitare a seguire la tua Pagina Facebook o a iscriversi alla Neswsletter per ricevere le tue offerte. Affidati a un grafico per realizzare un layout allineato alla tua corporate image ed evita di tagliare a mano i biglietti da visita: online ci sono servizi rapidi e di ottima qualità a prezzi davvero contenuti (es. 1.000 biglietti a € 22,00, non male vero?).
- SCEGLI UN PASSWORD FACILE
Magari non il nome della struttura, se non vuoi che i passanti giù in strada la scoprano agevolmente… Ma almeno una combinazione semplice di due parole, o una parola e un numero, semanticamente importanti per il tuo core business!
9 Comments
Valentina Chiara Baldon
17/03/2016 at 08:23Post divertente, e soprattutto reale sul nostro approccio al wifi nelle strutture.
Complimenti Silvia!
Silvia Comerio
18/03/2016 at 16:07Cara Valentina, grazie! Ho preso spunto proprio dalla mia esperienza diretta! 😀
Francesco BrioWeb Russo
17/03/2016 at 08:52Ciao Silvia giusta osservazione su un servizio che non deve essere dato per scontato… a difesa di chi non ha ancora il WiFi, questo può essere usato come punto di forza se spiegato fin da subito e motivando il perché…
Silvia Comerio
18/03/2016 at 16:06Ciao Francesco, sono d’accordo: l’assenza del Wi-Fi diventa un punto di forza quando contestualizzata (e debitamente motivata) nell’ambito di programmi Digital Detox e promesse di relax tolate, lontano da tutto e tutti. Ma in questo caso è l’Ospite a sceglierlo, in modo consapevole e senza trovarsi davanti a brutte sorprese! 🙂 Grazie per la visita al mio blog!
valentina veneziano
18/03/2016 at 09:31Ciao Silvia! È la prima cosa che guardo prima di prenotare. “C’è la WiFi? Ah ecco! Meno male!”.
Silvia Comerio
18/03/2016 at 16:04Anch’io! Poi incrocio le dita e spero che la rete non vada a vapore! 😉
bla bla blogger 21 marzo 2016 - Social-Evolution di Paola Chiesa
20/03/2016 at 23:21[…] Il Wi-Fi gratuito è un Cactus! di Silvia […]
Giorgio Galvani
31/03/2016 at 10:16A meno che non ci si trovi all’estero (quindi per evitare pesanti “dissanguamenti” per via dei costi di roaming/tariffe estero “tutto incluso”), o che ti serva una connessione internet per lavorare dalla stanza, ma a che vi serve avere il wifi in hotel?!? Ognuno di noi possiede uno smartphone/chiavetta internet con un piano min/sms/gb tutto incluso e (spesso) capita anche di non consumare tutte le soglie mensili. Quindi, a meno che non si presenti uno dei casi elencati in precedenza, perchè esigere il wifi nell’hotel?!? Si usa lo smartphone/tablet/notebook per navigare (magari impostando lo smartphone come router wifi, se proprio non possiamo fare a meno di connetterci col notebook). Quando ero a Londra in ostello pagavo 1£/h per la connessione wifi, una cifra non irrisoria (circa 1,40€!) ma era l’unico modo per navigare quando ero in ostello oppure andavo in un bar/fast food etc. Questo per dire che la qualità di una struttura ricettiva non passa solo dalla disponibilità gratuita del wifi o meno. Quell’ostello era in una fascia di prezzo tuttosommato media per essere in Zona 2 (a pochi minuti di metro dal centro di Londra, ad Hammersmith per la precisione).
Mi sono trovato benissimo (per essere la mia prima esperienza in ostello la struttura era davvero tenuta bene, era pulita e sia gli ospiti che il personale erano persone discrete, nulla a che vedere con gli ostelli di provincia da 11£ a notte! Io pagavo 17£ a notte), nonostante non disponessi 24h/24 del wifi…perchè parliamoci chiaro, vado a Londra per vedere Londra (vale per qualsiasi altro posto!), non per collegarmi col wifi!
Silvia Comerio
31/03/2016 at 18:56Ciao Giorgio, grazie per la visita al mio blog e per il tuo commento! Sono d’accordo con
te: la presenza del WiFi forse non è IL parametro principale per giudicare la qualità di una struttura ricettiva e anch’io, quando viaggio, non lo faccio per stare con gli occhi sullo smartphone tutto il giorno!
Penso, però, che a volte ci vorrebbe maggiore chiarezza sui siti web: se il WiFi è guasto da mesi o la connessione è talmente lenta che è come se non ci fosse… allora meglio non metterlo tra i servizi offerti. Se è a pagamento, va indicato il costo richiesto all’Ospite per fruirne (edevitargli brutte sorprese).
Bisogna anche riconoscere che si tratta di un servizio molto diffuso in tanti settori, non solo nel turismo. Sempre più città e specifiche aree di interesse culturale, ad esempio, sono “WiFi Free”: il trend “Smart Cities” infatti è in crescita a livello internazionale.
Secondo me, per quanto riguarda i B&B cui il mio blog si rivolge, meglio offrire la connessione gratuita piuttosto che non averla. Dal punto di vista strategico, consiglierei di offrire questo servizio (che per la struttura ha costi più che accessibili), anche in sinergia con l’invito a condividere l’esperienza di soggiorno sui social degli Ospiti: gli UGC sono contenuti preziosi per la Web Reputation e non tutti i cluster di clienti hanno piani flat! Comunque… io l’avevo detto già nel titolo che l’argomento era spinoso! 🙂