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Strategie

FORMAZIONE: TRAINING, PERFORMANCE, CASQUE’!

Volano, sulla pista da ballo. Cuore e musica. Ogni battito un passo perfetto, l’abito una nuvola verde. E un grande sorriso. Beba e Duilio sono già lontani, te li immagini a una festa danzante fra bollicine e allegria. Eppure siamo in una competizione sportiva, dove si danza per vincere e il podio ripaga l’impegno. Naturalezza e bravura però si acquisiscono nel tempo con allenamenti e tanto studio. Poi, come nel loro caso, c’è anche il talento visto che sono Campioni Italiani di Liscio Unificato e Combinata Nazionale 2012!

Tempo fa su LinkedIn ho letto un post [n.d.r. Autore, se mi leggi, avvisami e ti citerò volentieri. Putroppo non riesco più a ritrovarti] che paragonava l’aggiornamento professionale allo sport: un concetto molto interessante che mi ha fatto riflettere, perché è proprio così! Io ho sempre fatto sport, ricordo le ore in piscina a macinare chilometri tutti i pomeriggi. Avanti e indietro in corsia non era l’unico tipo di allenamento per dare il massimo alle gare. C’era il salvamento (= cercare di portare a “riva” un pesantissimo manichino mezzobusto pieno di sabbia che all’inizio affogava sempre), l’ora di corsa nel parco dopo gli allenamenti in vasca, le simulazioni di gara, lo stretching e la palestra prima del boom delle palestre.

Penso che l’attività sportiva lasci positivi segni indelebili nelle persone, le plasma un po’ perché richiede e sviluppa una precisa attitudine. Il nuoto mi ha lasciato la disciplina, l’orientamento ai risultati. La passione per ciò che si fa, e la costanza. La sopportazione della fatica fisica e mentale. Ma anche l’organizzazione, perché nello sport sai sempre esattamente dove sei, dove vuoi arrivare e gli step da compiere per farlo. Non è solo questione di medaglie, vuoi superare te stesso ogni volta, spostando il traguardo sempre più lontano.

Oggi rivivo da neofita le stesse sensazioni nella Danza Sportiva, che in questo post prendo ad esempio dello sport agonistico in generale. Le analogie con la Formazione Professionale sono molte, in un continuo mettersi in discussione per migliorare.

 

 

formazione L’ALLENATORE

 

Il Coach è fondamentale perché, a metà tra il preparatore atletico e lo psicologo, sa come ottenere il massimo da tutti i suoi allievi, con i quali usa tecniche differenti a parità di obiettivo. Nel lavoro invece siamo noi i formatori di noi stessi e dobbiamo dedicare molta cura al training delle nostre skills. Ma vuoi mettere la soddisfazione di costruire passo dopo passo il tuo percorso? Gianluigi Cavallo (ex dei Litfiba) nella tavola rotonda di apertura del Web Marketing Festivale 2015 ha invitato tutti i marketers presenti a continuare a studiare senza fermarsi mai, scegliendo i Maestri giusti e seguendoli con impegno, sino a superarli:

Bisogna sempre restare aggiornati, in un processo di apprendimento continuo perché l’innovazione è una saponetta, l’afferri per un attimo e poi devi lasciarla

Ma dov’è il Buddha?

Rewind: impara dal tuo Maestro sino ad essere più bravo di lui, poi scegli un altro Guru. Ok, posso anche provarci. Ma dove si trova questo Buddha? Non è assolutamente facile da individuare, tra la folla di semplici “yogi”, degli insegnanti che non siano solo tali, ma anche veri super-esperti nel proprio campo. Delle autorità cui affidarsi e imparare. Certo, tra i tanti allievi, qualcuno arriverà anche ad essere più bravo del suo maestro. Come Leonardo con Verrocchio, da cui era andato a bottega per imparare a dipingere. Gli altri non diventeranno forse geni planetari, ma l’opportunità di apprendere dai migliori rappresenta un impagabile arricchimento professionale.
La cosa più difficile, secondo me, è individuare le scuole e gli insegnati giusti. Nell’ambito del mio lavoro, ho sempre cercato punti di riferimento. A volte sono stata delusa, altre ho avuto la fortuna di scegliere persone veramente competenti che mi hanno arricchito di nuove skills oltre che di un rinnovato entusiasmo per alcune attività, magari prima lasciate in secondo piano. Più si sa, più è difficile trovare corsi avanzati che veramente abbiano una marcia in più!

 

 

heating_room-48IL RISCALDAMENTO

 

Prima di ogni allenamento, bisogna scaldare i muscoli con lo stretching. Solo così eviteremo strappi e dolori. Anche nella formazione professionale, prima di lanciarsi in nuovi contenuti è bene preparare la mente in modo soft ai concetti che apprenderà. Ad esempio, se ho in programma un corso intensivo di SEO, nelle settimane precedenti inizio a cercare informazioni sull’argomento. Se è un corso avanzato, faccio il punto su quello che già so. Sembrerà banale, ma è una tecnica che permette di arrivare più recettivi alla fase di formazione vera e propria.

 

 

sports_mode-48L’ALLENAMENTO

 

Muscoli caldi, si parte con l’allenamento! Che deve essere costante, finalizzato e…piuttosto faticoso! Nello sport come nel lavoro, se vuoi arrivare lontano devi macinare chilometri con impegno e dedizione. In entrambi i casi, quando c’è una vera passione e si ama ciò che si fa, l’impegno è comunque piacevole e rappresenta l’unica premessa per ottenere grandi soddisfazioni. L’allenamento è l’esercizio quotidiano che si fa mettendo in pratica quello che si è appreso, ma anche una continua ricerca di nuove informazioni che vadano via via ad arricchire il nostro background.

Nell’intervento “What we’re learning from online education” rivolto a una platea di studenti universitari, Dafne Koller, che in Coursera gestisce corsi online con 690.000 studenti in 190 paesi ha sottolineato l’importanza della formazione online che rende immediatamente fruibile da qualsiasi luogo e supporto tantissime risorse formative per ogni settore e livello di conoscenza.

 

Dafne Koller

Dafne Koller – Clicca per vedere il suo discorso su ted.com

 

E se nello sport non si può certo ripetere tutti i giorni lo stesso tipo di allenamento ma bisogna variare sempre per attivare diverse fasce muscolari e diversi tipi di abilità, nella formazione vale lo stesso principio.

La ricetta ideale per me consiste nell’alternare:

  1. corsi intensivi in aula
  2. webinar brevi
  3. partecipazione a workshop ed eventi di settore, specie se focalizzati su uno specifico argomento
  4. lettura quotidiana di blog e news
  5. partecipazione a forum, gruppi e discussioni online perché il confronto permette di crescere, sempre
  6. corsi di specializzazione
  7. “andare a bottega”: se hai la possibilità di affiancare un grande esperto e imparare da lui i trucchi del mestiere…beh, sappi che sei super-fortunato! Tutta la teoria del mondo non potrà mai essere all’altezza dell’imparare direttamente da grandi maestri

 

 

stageLO STAGE

 

Nel ballo alcune volte all’anno i Maestri organizzano uno Stage, giornata full time in cui, dopo la fase di riscaldamento si fanno una serie di simulazioni di gara alternate a Lecture. Questi approfondimenti spaziano dagli aspetti puramente tecnici a quelli psicologici, passando da lezioni di trucco e di espressività corporea. Un mix condensato di concetti tra loro complementari, che starà poi all’allievo fare propri e portare al punto di fusione. Così avviene spesso in ambito sportivo, come anche nella formazione. E’ importante seguire eventi e giornate dedicate a una formazione full-time, da spremere come limoni in una calda giornata estiva. Il ghiaccio lo metterà l’attività di networking, se utile e costruttiva. Quindi….se puoi, ricorda di uscire dall’ufficio ogni tanto, senza lasciarti andare alla deriva nel mare delle incombenze quotidiane!

 

 

dancing-48L’ESIBIZIONE

 

Capita non di rado che la mia Scuola di ballo sia invitata ad esibirsi in occasione di eventi speciali. Ecco allora che tutti indossano il proprio abito e, sfoderato il sorriso più bello, fluttuano sulla pista al ritmo di valzer e slow fox. La reazione del pubblico è super ammirata. Io stessa quando ho assistito per la prima volta a un’esibizione sono rimasta a bocca aperta! Questo perché il pubblico non conosce il ballo e resta abbagliata dagli abiti sontuosi, dal make up e da movimenti che sembrano assolutamente perfetti. Proprio come quando ti capita di guardare dal divano di casa le coppie di “Ballando con le Stelle”! Ma chi balla sa bene che anche i più bravi trovano in se stessi degli “errori” da correggere che all’occhio del neofita sono preclusi.

Nel lavoro l’esibizione è la possibilità di mostrare le tue competenze professionali, acquisite nel tuo continuo processo di apprendimento e per questo sempre più . Succede se ti invitano a una conferenza come relatore, quando fai una presentazione aziendale o anche quando rappresenti la tua Azienda in contesti importanti, come una fiera.

 

 

medal2-48LA GARA

 

E poi c’è la gara. Almeno una volta al mese la mia scuola di ballo partecipa compatta a competizioni minori, Gare Regionali e Gare di Coppa Italia. E’ il momento in cui mettere in pratica tutto ciò che si è imparato durante gli step precedenti. Può andare bene, ma puoi anche ritrovarti peggiore di quanto vorresti. E vi assicuro che ballare, dando l’impressione di essere bravi-rilassati-felici, in mezzo a una decina di avversari, davanti a una tribuna affollata e osservati da tanti giudici in piedi a bordo pista non è la cosa più facile del mondo! Ti stanno valutando, come è giusto che sia. Così anche nel lavoro. La gara è un progetto importante cui sei alla guida, l’evento che stai organizzando, la campagna di Lead Generation sui Social che pianifichi per un nuovo importante Cliente. Ma non sei solo: hai dalla tua uno zaino rifornito di tutte le skills che avrai accumulato e un team che ti sostiene in cordata. La squadra è fondamentale, nello sport e nella vita. Dicono che il nuoto sia uno sport individuale e, certo, in vasca sei solo contro il cronometro. Ma i tuoi compagni sono tutti lì a fare il tifo, perchè fai parte di un gruppo! Nel ballo c’è il partner, e per arrivare sul podio non basta eseguire i movimenti giusti, bisogna saper diventare una cosa sola in quell’alternanza di precedenze, attese impercettibili e movimenti sincroni che crea quell’alchimia vincente.

 

 

trophy-48I CAMPIONATI

 

Nel Campionato Italiano di Danza Sportiva ti giochi il tutto per tutto. E’, nel lavoro, la grande occasione che non puoi lasciarti sfuggire. Che si tratti di un colloquio, un nuovo progetto o un trasferimento all’estero….se avrai applicato alla tua formazione questo approccio mutuato dal mondo dello sport, saprai essere “tetragono” a qualsiasi evento, che saprai gestire con una consapevolezza e una professionalità che sapranno farsi apprezzare.

 

Medagliere Beba Nessi e Duilio Fumagalli

Beba, Duilio (…e Ugo!) con i tanti trofei conquistati nella Danza Sportiva.

 

L’eterna questione: skills verticali o orizzontali?

Molto si legge su quanto sua preferibile avere competenze focalizzate su una specifica nicchia ricavata nell’ambito di una più grande parete. Inutile disperdere tempo ed energie in altre aree, meglio diventare degli esperti specializzati per essere chiaramente identificabili come tali nel mercato del lavoro. Oppure, al contrario: meglio avere tante skills diverse e interconnesse per essere flessibili e saper gestire ogni progetto con una visione d’insieme.
Io penso che sia inutile scegliere la direzione principale – perché di questo si tratta – del proprio percorso formativo in funzione di quello che si prevede essere più ricercato dal mercato o dai propri clienti. Lo scenario oggi cambia rapidamente e secondo me la scelta che sulla distanza si rivela migliore è quella di assecondare la propria inclinazione di apprendimento. Ma sempre con serietà, impegno e passione. Divertirsi a scoprire ogni giorno nuovi risvolti di un argomento conosciuto, mettersi alla prova in un progetto che magari non è la nostra cup of thea, ma che affrontiamo con una cassetta degli attrezzi ben rifornita. Starà a noi creare con quegli strumenti un motore o un mobile in legno. Per questo la soluzione migliore, per me, è quella di partire dal proprio core business personale, ad esempio Social Media, SEO o Marketing, e approfondirlo sempre di più. Come uno speleologo che si addentra nelle profondità della terra e non sa con esattezza quello che troverà. Poi risalire e lasciarsi il tempo per studiare aree contigue e complementari per integrarle nel proprio lavoro sino a diventare un esperto anche in queste. Ma vedendo sempre lo steccato intorno a sé, saltarlo significa creare entropia e confusione. A meno che non si decida di cambiare radicalmente vita e lavoro, come nelle storie raccolte da Ilenia Dalmasso nel suo blog Il laureato pentito (sbagliare strada non è la fine del mondo)!

 

Smoothie o Mosaico?

formazioneDipende. Preferisci procedere step by step in una sequenza lineare che va dal particolare al generale come i mosaicisti che compongono un disegno complesso a partire da una singola tessera colorata che acquisterà senso sono al termine dell’opera? Allora hai una mente induttiva. Ti serve una rigida programmazione per definire quali contenuti approfondire per arrivare nel tempo a padroneggiarli.

Io adoro i mosaici, ma la mia mente lavora al contrario e, preso atto di quanto preferisca un processo di apprendimento deduttivo, il mio percorso da sempre va dal generale al particolare. Adoro leggere i saggi partendo dal capitolo che in quel momento mi ispira di più e le riviste aprendole a caso ma senza poi perdermi una pagina. Scelgo con cura quali corsi, esperti e scuole seguire per poi shakerare in un secondo tempo il tutto. Del resto, per ottenere uno smoothie squisito dovrai prima procurarti i frutti migliori dai negozi di fiducia! Gusti diversi ma complementari, in grado di valorizzarsi a vicenda in una sinergia vincente. Proprio come una dama e un cavaliere nel ballo!

 

Tu cosa pensi della formazione? Quali consigli suggeriresti per renderla sempre più efficace?

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