Menu
Libri

“THE ART OF SOCIAL MEDIA” di Guy Kawasaki e Peg Fitzpatrick

Una lettura davvero utile per chi vuole avere una marcia in più nella gestione dei social media

Sui Social Media tanto si sa e tanto si legge ogni giorno nello stream dei nostri account. Anzi, spesso le news sono talmente numerose che bisogna lottare contro l’overload informativo cercando di selezionare le fonti migliori. Che bisogno c’è, quindi, di andarsi a leggere un libro intero, e di autori americani? C’è eccome, credetemi. The Art of Social Media: Power Tips for Power Users è un libro che mantiene le promesse e rappresenta un vademecum utile da tenere a portata di mano anche al termine della lettura!

GLI AUTORI

Guy Kawasaky è un manager e saggista statunitense. Oggi è Chief Evangelist di Canva e executive fellow della Haas School of Business all’University of California Berkeley. Ha lavorato in Apple – è lui che ha inventato il concetto di evangelista applicato all’elettronica di consumo! – ed è stato consulente del CEO della Business Unit Motorola di Google.

Peg Fitzpatrick è Social Media Strategist e Director of Digital Media presso Kreussler Inc. Ha lavorato per Motorola, Audi, Google, Canva e Virgin.

 

PERCHE’ LEGGERE “THE ART OF SOCIAL MEDIA”

Lo so, in Italia abbiamo già tanti bravi blogger che approfondiscono aspetti legati ai social. E infatti ne seguo molti, con passione e interesse. Però ho sempre pensato che, per chi si occupa di comunicazione, sia importante essere costantemente aggiornati… senza limitare le possibilità di approfondimento agli italici confini, talvolta un po’ miopi. Conosco diverse persone che hanno fatto esperienze di lavoro, o tuttora vivono, all’estero e la visione globale nel settore della comunicazione – social media e design inclusi – è veramente di ampio respiro e molto più entusiasmante e “avanti” rispetto a noi. Non fraintendermi, non sono certo tra le fila di chi si lamenta seduto immobile guardandosi i piedi mentre il Gange gli scorre accanto! Per questo nella mia personale lista di blog da seguire ci sono anche tanti esperti d’oltreoceano, americani e non solo. Per capirci, non esiste solo Neil Patel, anche se è forse è uno dei migliori nel suo campo. Ed è proprio leggendo i post di blogger lontani da me solo a livello spaziale che ho iniziato a “fare miei” tanti concetti avanzati (passatemi il termine) nella gestione dei Social Media. La formazione, in qualsiasi campo, non finisce mai, anzi più le proprie competenze aumentano, più il confine di ciò che si vorrebbe sapere si sposta lontano verso l’orizzonte. Ma è proprio questo il bello!

Avete già capito che Peg Fitzpatrick è una delle blogger che seguo e se non la conoscete vi consiglio di sbirciare almeno ogni tanto il suo blog!

The Art of Social Media: Power Tips for Power Users, scritto a fine 2014 a quattro mani con Guy Kawasaki, è utile per chi:

  • ha già ha una conoscenza di base dei Social Media
  • li utilizza in ambito business
  • è alla ricerca di nuovi spunti di approfondimento

…che nel libro certo non mancano! I tips che contiene non derivano da conferenze e teoria, ma da una conoscenza profonda acquisita nel tempo e sul campo. Per questo si tratta di un vero e proprio manuale da tenere a portata di scrivania quando con i Social Media si lavora.

 

La prima parte è dedicata all’ottimizzazione del profilo su tutti social network. Sembra una banalità ma se vi guardate in giro troverete tanti professionisti con non poche incongruenze e opportunità tralasciate. Poi si passa alla content curation, nella consapevolezza che è difficile creare almeno due contenuti interessanti a settimana, e comunque non sarebbero sufficienti per una buona visibilità social. Ecco quindi una serie – succulenta! – di tool per scovare nuovi argomenti potenzialmente interessanti per la nostra audience. Perché la domanda chiave nell’ “arte&scienza dei social media” è: “will people reshare my post?”. Certo, le persone condivideranno volentieri i tuoi contenuti, a patto che siano davvero utili. E se tu stesso non condividi la maggior parte dei contenuti delle persone che segui… beh, allora stai seguendo le persone sbagliate, dice Peg. Ecco quindi una serie di consigli per condividere good stuff, declinati in una lunga serie di imperativi categorici (ben 18, li ritrovi nella mia infografica al termine del post). Siamo nel cuore pulsante del manuale, ricchissimo di spunti, consigli pratici, esempi e link esterni. Per questo consiglio la versione ebook, molto più pratica del cartaceo in questo caso.

Sino a pochi anni fa, blogging e social media erano mondi separati. Oggi, invece, non solo coesistono amichevolmente, ma sono complementari: il trucco è proprio quello di usare il blog per arricchire i tuoi canali social con contenuti lunghi e approfonditi e usare i social per promuovere il tuo blog. Proprio per questo motivo padroneggiare gli strumenti social, e modularli a seconda del tuo obiettivo, oggi è imprescindibile.

Capitoli a parte, ma decisamente interessanti, sono dedicati a come rendere social un evento, gestire (bene! E non è facile, vi assicuro) un hangout e dominare una Twitter Chat.

La parte finale è invece dedicata alle best practice di ogni singolo social, da Facebook a Twitter, da G+ a Pinterest e Instagram.

 

COSA HO IMPARATO

Che dire? Tanto. E’ stata una lettura davvero utile, che consiglio. Mi ha permesso di avere un quadro veramente globale della Social Strategy, con tanti spunti che non conoscevo. Il valore del libro sta nei tanti tool, nella lista finale di Servizi e App, negli esempi pratici e nei link di best practice da analizzare e fare proprie. Si sente, tra le pagine, il respiro della realtà statunitense, ma è proprio questo il valore aggiunto, che porta “l’asticella” un po’ più in là. In Italia non potremo mettere in pratica “tutto-tutto”, ma certo apre la mente verso una gestione programmata con precisione maniacale e l’entusiasmo che Peg sa trasmettere. Non a caso il suo nome è pure diventato un verbo: “Peg your Posts”, una lista in 10 punti delle azioni che la blogger utilizza per promuovere i propri post.

E se questi post sono arrivati a una blogger della vecchia (?) Europa che li ha letti, aggiunti nel proprio feed e ha deciso di acquistare il libro dell’autrice…beh, vuol dire che la strategia social di Peg Fitzpartick è davvero efficace. O no?

1 Comment

Leave a Reply